"Punto 1: mentre Goku e Dile parlano, Marta inizia a ciondolare con la sua andatura caracollante e va a sbattere contro la bici di Goku. La bici cade. "Massì, in tra, non ti preoccupare"
Punto 2: Marta risolleva la bici
Punto 3: Goku e Dile riprendono a parlare
Punto 4: Marta va all'ape e le saluta con un "CIAO RAGAAAA"
Punto 5: Goku e Dile si apprestano a prendere le loro bici, mentre Susi, povera stella, è già in sella da un paio di giorni
Punto 6: Goku si accorge con orrore che il pedale gira a vuoto. Non è la catena, ma uno strano apparecchio chiamato "deragliatore", altrimenti detto "fottutissimo coso metallico che sta dove non deve stare"
Punto 7: Dile e Susi cercano di aiutare Goku a rimettere la bici in sesto. Nonostante gli sforzi e una chiamata a un perito biker, l'unico risultato utile è che i cavi del cambio pendono molli fin quasi a toccare il terreno.
Punto 8: dopo ipotesi di pigiama party, bici provvisorie da usare giusto per tornare a casa viva e qualche insulto, Goku decide di affidarsi e tentare di tornare a casa, benché il cambio, essendosi sminchiato, non le consenta di procedere a una frequenza inferiore ai 1000000 giri (ergo, i piedi di Goku si staccano dai pedali a ogni giro completo)
Punto 9: Goku e Susi si dirigono verso casa, travolte da un'immane fatica (sì, Susi viene immediatamente beatificata in ragione della strenua sopportazione degli improperi della sua saltellante amichetta).
ATTENZIONE: in corrispondenza dell'incrocio in cui normalmente le due pulzelle si salutano, e quindi un attimo prima che Goku debba affrontare Lampugnano da sola, ecco che la Provvidenza fa accostare accanto a loro GUIDO DI CARPEGNA. Proprio lui, signori miei.
Goku si sbraccia, mentre è ancora rosso per entrambi, urlando al Manny Tuttofare del Milano 3-88 se può darle un passaggio (massì, in realtà più per scherzarci su che per altro). Guido abbassa il finestrino e prosegue per qualche metro, al verde, accostando poi con le quattro frecce. Goku, in un bagno di sudore, lo raggiunge.
Punto 10: Guido scende dall'auto. Dà un'occhiata alla bici e non caga minimamente i cavi mosci e tristi, limitandosi a un laconico "è una scemata". In 2.0 secondi armeggia un po', praticamente a occhi chiusi, e con un sorriso che scioglie il cuore a Goku le restituisce la bici, dicendo "ecco qua". Poi risale in macchina e scompare nella notte.
Goku vola a casa, felicerrima.
Ecco, ho voluto raccontarvi questa storia perché ho avuto un' ulteriore prova che "nulla è a caso". E Marta, devo solo ringraziarti per la tua andatura caracollante☀"
Questo messaggio risale all'11 settembre di due anni fa, quando le peripezie affrontate di ritorno da una riunione di Clan mi hanno dato un ulteriore assaggio di Provvidenza. Non te l'ho mai fatto leggere, Guido, e forse avrei dovuto. Forse avrei dovuto coltivare con maggior cura un semino di amore che inizialmente ha fatto fatica a radicarsi, ma che poi, a suo modo, ha dato frutto. L'altro giorno, sul Gavia, ripensavo a quanto tu amassi la bici, a quanto questa passione ci abbia unito - tanto da costituire il primo approccio su un terreno comune. D'ora in avanti so che mi accompagnerai sempre lungo la strada, su per i monti, nella preghiera e nella mia frenesia quotidiana, di cui mi hai esortata a fare a meno: "tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola cosa è necessaria". So che continui a suonare il bongo e a sorridere riflettendo la luce di J. Coglierò le occasioni mancate con rinnovato vigore, tendendo a quell'amore incondizionato che ho letto nei tuoi occhi, perché ora che veglierai da lassù spetta a noi volerci bene concretamente, qui, facendo ciò che avresti fatto tu.
Ciao Guido, grazie. Buona Strada!